Il sostegno psicologico è utile in situazioni di difficoltà connesse a eventi di vita o a particolari condizioni personali, come ad esempio una malattia o una disabilità.
Si attiva dopo alcuni incontri conoscitivi di consulenza psicologica e prevede sedute di 1 ora. La durata nel tempo può variare in relazione agli obiettivi condivisi.
“Il sostegno psicologico è un intervento il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ciò si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione, e che necessita della stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente.”
Ordine degli psicologi, Consiglio Nazionale. La professione di psicologo: declaratoria, elementi caratterizzanti e atti tipici, 2015
Il sostegno psicologico è un percorso che, attraverso la relazione tra la persona in difficoltà e il professionista, permette prima di tutto di osservare l’esperienza di vita, i vissuti e i rapporti significativi con uno sguardo nuovo. Il percorso facilita quindi il riconoscimento dei punti di forza in se stessi e nella rete di relazioni, favorendo una più adeguata percezione del carico di responsabilità e il miglioramento delle relazioni affettive.
La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
La professione di psicologo è ordinata dalla Legge 18/02/1989, n. 56, ed è disciplinata dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.